L'eccessiva liberta' rende tutti meno liberi
E' gia' da tempo che ho uno strano pensiero che vaga per la mente: la troppa liberta' rende schiavi. Piu' si e' liberi di scegliere e di agire piu', in realta', ci si sente costretti e limitati e si diventa conformisti. Ci vorrebbe uno studio di tipo sociologico: la troppa liberta' rende meno liberi?
Si prenda, ad esempio, il modo di vestire delle persone. Negli anni del fascismo c'era l'imposizione dell'abbigliamento, specialmente tra i bambini. Il taglio di capelli doveva essere lo stesso per tutti (corto per i bimbi, lungo per le bimbe) e ci si doveva comportare tutti allo stesso modo. Oggi siamo liberi...ma guardiamo i ragazzi: tutti vestiti allo stesso modo, tutti con lo stesso taglio di capelli, tutti che fanno le stesse cose (vanno sempre negli stessi locali "alla moda", comprano tutti gli stessi motorini o le stesse auto "di moda"), ecc. Siamo liberi o siamo comunque incosciamente condizionati e schiavizzati dall'opninione della massa? Ovvero, siamo effettivamente liberi?
Dopo questa parentesi filosofica volevo appunto parlare di una situazione similare ma nel ramo dell'informatica, cioe' quella dei progetti collaborativi.
Prendero' in esame quelli con cui ho avuto a che fare spiegando, per ognuno, perche' non si e' liberi di agire o comunque quali difficolta' si devono affrontare per portare avanti la propria idea.
- Wikipedia Italiana : Mi sono iscritto come utente quando gli articoli erano ancora pochi. Ho contribuito in vari modi ma sin dall'inizio i miei apporti venivano pesantemente modificati o addirittura cancellati per le piu' svariate motivazioni (insieme a quelle di tanti altri utenti). Contemporaneamente partecipavo anche attivamente alla Wikipedia ufficiale in lingua inglese e tutte queste questioni non sono mai state poste. Se c'erano da fare modifiche esse venivano fatte, spesso gli articoli venivano solo categorizzati e MAI qualcuno si e' permesso di cancellarmi un articolo. Domanda spontanea: come mai sono cosi' bravo a scrivere in lingua inglese e divento automaticamente cosi' criticabile in lingua italiana? (tra l'altro, scrivo anche articoli per una nota rivista informatica italiana). Successivamente, dopo altre esperienze negative, ho deciso di cessare il mio ausilio alla Wikipedia italiana poiche' non accetto, in un progetto libero, di dover sempre subire un giudizio da parte di alcuni utenti che non hanno nulla piu' di me se non il passare buona parte della propria vita a criticare (piu' o meno costruttivamente) le contribuzioni altrui secondo delle convenzioni e delle norme che non sono mai state decise da nessun altro se non loro. Siamo tutti uguali, ma qualcuno e' piu' uguale di qualcun altro. La domanda quindi e': Wikipedia e' un bene di tutti e per tutti?
- Il progetto Mangapedia : Questo progetto nasce per hobby e io sono coinvolto nella amministrazione e nella manutenzione (oltre che nell'hosting). L'amministratore principale ha scelto una licenza propria, una licenza che non si riaggancia ad una delle licenze libere (ma riassumibile in poche parole: contribuite liberamente e modificate, leggete e imparate. Se volete riutilizzare parte dei contenuti dovete citarne la fonte poiche' questa licenza tutela la liberta' e la provenienza dell'informazione e i log del sistema mediawiki si occuperanno di poter risalire alla persona che ha fornito il contributo). Pioggia di critiche da parte di wikipediani e non, critiche in parte costruttive (e ringrazio tutti coloro che hanno aiutato e continuano a collaborare sin dall'inizio alla completezza dell'opera) ma in buona parte solo distruttive. In pratica si scoraggiava l'apertura di un nuovo filone di informazione e si "consigliava" (anche in tono abbastanza dittatoriale) di usare uno dei preesistenti sistemi di informazione collettiva (aka: wikipedia o similari). Ma questo riporta al punto (1.), si torna cioe' al discorso del "paternalismo dittatoriale" di alcuni utenti, rendendo di fatto tutto inutile. L'ossimoro e' questo: si predica l'utilizzo di una licenza nota e libera come unico modo per tutelare la liberta' ma poi si utilizza questo tipo di liberta' per limitare quella di espressione degli altri. A mio avviso, la dimostrazione del titolo di questo articolo). Il progetto e' andato comunque avanti, grazie anche alle note positive di alcune case editrici nazionali e di alcuni volenterosi utenti che hanno contribuito, ma i tentativi di defacement sono stati molti (e continuano spesso ad esserci). Perche' limitare cosi' la libera iniziativa personale? Perche' non si dovrebbe essere liberi di creare una fonte di informazione alternativa? Sia chiaro, non ce l'ho assolutamente con i wikipediani. Ma anche Wikipedia ha i suoi problemi, come l'imparzialita' degli articoli sui politici (si cerchino i presidenti americani o nomi come Silvio Berlusconi, le pagine sono bloccate e gli articoli in molti casi sono stati classificati come "di parte" :-) ) oppure la cattiva tendenza di molte persone a parlare di cose che spesso non sanno (quindi a modificare articoli in maniera sbagliata pregiudicando la correttezza dell'informazione). Risultato: il progetto conta oggi moltissime informazioni e ha un alto numero di visite. Moltissimi utenti consultano le pagine ma hanno paura di contribuire perche' "in passato sono stati ripresi e rimproverati da altre persone su altri sistemi wiki". Nessuno, invece, ha paura di aggiungere dei commenti a degli articoli scritti da altri. Bisognerebbe chiedersi il perche' e dovremmo capire cosa non va. In un mondo migliore chiunque potrebbe dare i propri "due cent" e cercare di aiutare quanto puo'. In questo mondo, siamo pronti a richiamare gli altri sulla non-correttezza (o imperfezione) del suo operato ma raramente prendiamo per mano il nostro amico o collega e diciamo "ora ti aiuto e miglioro cio' che non sei riuscito a fare bene".
- Il progetto FreeOsZoo : Il progetto e' nato libero e deve restare libero. Perche' l'ho reso un wiki? Perche' ho fiducia nell'intelligenza umana e penso che il mondo sia pieno di brava gente. Ma ho settato delle linee guida, ho imposto delle politiche di gestione precise (come quelle che sto decidendo adesso, insieme a dei collaboratori internazionali, sull'automazione delle procedure di invio delle immagini) e ho chiesto a tutti di rispettarle e ottimizzarle, secondo la propria convinzione. Ebbene ci sono state delle variazioni ma la sostanza non e' cambiata, il progetto va avanti e ci sono moltissime persone che collaborano (piu' o meno dietro le quinte) attivamente. Programmatori stanno facendo dei bei sistemi per il tracciamento dei torrent, sistemisti aiuteranno nel seeding delle immagini donando un po' di spazio e di bandwidth, alcuni chiedono di poter donare qualcosa. Quotidianamente ricevo ringraziamenti da docenti, studenti, ricercatori, lavoratori e perfino persone che grazie all'oszoo si sono potute affacciare al mondo Unix, facendo guai prima nei sistemi operativi emulati e poi nei propri hard disk. Non voglio ringraziamenti, lo faccio per passione, cosi' come hanno passione tutti i sostenitori del software libero e buona parte dei suoi utilizzatori. E' dunque un progetto libero? Si', ma ci sono delle regole da rispettare. Poche regole, chiare e brevi. Tutto cio' che non e' proibito e' consentito, non l'opposto come in altre realta' definite "enciclopediche", in cui non ci sono regole ben precise ma solo il libero arbitrio dei "power user" (ovvero gli uguali piu' uguali degli altri).
Tutto cio' che in questo mondo e' libero (e non gratis, che e' ben diverso) va tutelato e regolato. Cancellare articoli da una enciclopedia libera solo perche' non sono ritenuti "di importanza enciclopedica" (specificando pero' che gli stessi articoli, inseriti in un contesto locale, lo sarebbero) NON E' una tutela della liberta' ma un mero controllo dei contenuti. Andare a fare defacement nel libero progetto di una persona (solo perche' essa, invece che contribuire ad un progetto che non riteneva ben gestito, ne ha creato uno proprio) NON E' un atteggiamento consono a chi sbandiera ai quattro venti la liberta' di espressione. Il software libero ne e' la dimostrazione: esistono KDE e Gnome, sono due d.e. separati. Gli sviluppatori di Gnome avrebbero potuto contribuire a KDE invece che creare un nuovo progetto ma liberta' vuol dire anche questo.
Per concludere: siate liberi, cercate di essere oggettivi e critici e non limitate MAI la liberta' del prossimo.
Essere liberi non significa "avere il diritto di limitare il prossimo" ma collaborare con il prossimo per fare qualcosa di buono.
Oppure apritevi un blog vostro (come questo, che e' il mio) e sarete liberi anche di non far parlare gli altri :-)
P.S.: mi scuso per il continuo riferimento a Wikipedia, l'ho utilizzato perche' e' il progetto di tipo collaborativo piu' conosciuto dalle masse. Wikipedia resta un bellissimo progetto di rilevanza mondiale, un'idea meravigliosa che va ampliata e migliorata.