Da BlackBerry Bold ad Android (HTC Dream G1) - quasi 3 mesi dopo

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Poco meno di 3 mesi fa ho effettuato una sorta di "prova comparativa" tra lo smartphone che ho utilizzato per un anno (BlackBerry Bold 9000) e il mio ultimo acquisto, un HTC G1 Dream. Le impressioni a caldo erano positive. Sostenevo che sia BlackBerry che Android hanno dei lati positivi e negativi. Soppesarli però era complesso in quanto soltanto dopo un utilizzo più approfondito avrei potuto capire e giudicarne le prestazioni.

Credo di essere ora giunto ad un punto fermo e di poter esternare le mie considerazioni.

QUANDO HO APPREZZATO L'ANDROID:

  • Arrivano spesso e-mail di sicurezza della mailing list Debian. ConnectBot è un'ottima applicazione e lo schermo del Dream permette di aprire sessioni ssh senza far rimpiangere troppo lo schermo di un computer. Latenza bassa e emulazione di terminale perfetta.
  • Spesso ho voglia di leggere delle news in tempo reale. Newsrob si connette al mio account Google Reader e vi si sincronizza. Nessun ritardo. Su BlackBerry ho usato per anni Viigo, ottima applicazione. Peccato però che vi sia spesso una certa latenza per cui un articolo postato viene "pescato" da Viigo solo dopo alcune ore.
  • A volte ho dei minuti da perdere. Ci sono decine e decine di bei giochi gratuiti sul Android Market, basta scaricarne uno e divertirsi.
  • Spesso sono al computer e ricevo delle e-mail. Le leggo dal mio client di posta elettronica o da Webmail. Il client che uso su Android, K-9 Mail, si sincronizza via IMAP utilizzando tecnologia IMAP-Idle (leggi: push e-mail in tempo reale). Dunque dopo averla letta su computer, il G1 smette di lampeggiare e toglie la notifica di "e-mail non letta" dal display. Il BlackBerry, invece, avrebbe continuato a lampeggiare. La connessione al server di posta è diretta, per cui una caduta dei server RIM (BlackBerry) non causerebbe alcun problema.
  • Spesso voglio navigare via web dal cellulare. Il display del G1 e il touch-screen migliorano l'esperienza di navigazione mobile. Il browser del BlackBerry (anche aggiornando all'OS 5.0) non è minimamente paragonabile agli eccellenti browser basati su WebKit di Android e iPhone.
  • Ho un centralino VOIP. Sipdroid, a partire dalle ultime release, si riesce a collegare senza alcun problema e a permettere conversazioni VOIP sia via Wi-FI che via UMTS che, addirittura, EDGE (a patto di accettare una leggera latenza, comunque tollerabile).
  • Le connessioni sono dirette. Gli unici vincoli sono i router (wifi o del gestore telefonico). Su BlackBerry tutto deve passare per i server RIM, per cui molte attività non sono realizzabili e la latenza tende ad essere molto elevata. Nessun problema per posta o web ma immagino sia praticamente impossibile fare del VOIP decente. Tra l'altro, al momento non ci sono applicazioni VOIP per BlackBerry. Anche le sessioni ssh sono fastidiosamente in ritardo. Su Android, le latenze sono impercettibili e una sessione ssh in UMTS è rapida quanto quella su una ADSL.
  • La varietà di programmi e integrazione con il Market. Quando una applicazione viene aggiornata arriva la notifica. Approfitto della prima rete wifi che trovo e aggiorno. Nessuna ricerca manuale, nessun problema. Tutto avviene in maniera semplice e rapida. Voglio una applicazione da provare? Apro il Market e cerco. Decisamente comodo.
  • I vari firmware alternativi ("homebrew") permettono di installare le applicazioni su memory card. Nessun limite, dunque, dettato dallo storage interno del telefono. Su BlackBerry mi è capitato di vedere e-mail cancellate o applicazioni che non si installano per carenza di spazio.

QUANDO MI E' MANCATO IL BLACKBERRY:

  • Spesso, nell'uso "normale". Il BlackBerry (Bold, in special modo) ha una rapidità di utilizzo disarmante. In due click (e tre secondi) si legge una nuova e-mail, si risponde in altrettanto tempo. Qualunque operazione "basilare" è più semplice e più immediata. Android è un sistema operativo con sopra delle applicazioni. BlackBerry OS è un sistema operativo con sopra una interfaccia studiata e rifinita per delle SPECIFICHE operazioni.
  • Qualità e volume audio. Il Bold ha un ottimo altoparlante, perfettamente in grado di riprodurre musica a buona qualità e suonerie a volumi decenti. Il G1 ha bisogno di hack e comunque, spesso, è troppo quieto.
  • Fotocamera. Sulla carta quella del G1 è migliore ma è difficilissimo non fare foto mosse quando c'è poca luce e manca il flash
  • Quando devo utilizzare un qualche sistema di IM, rimpiango il BlackBerry. Beejive è imbattibile, ha un bassissimo impatto sulla vita della batteria e non produce troppo traffico. Se si esce fuori copertura è in grado di tenere i messaggi inviati e consegnarli quando c'è segnale, senza che l'interlocutore noti nulla di strano. Su Android ci sono decine di programmi di IM. Se ne salvano un paio ma, purtroppo, sono tutti "tipo computer". Aprono la loro connessione, mandano costantemente i keep-alive ai server, consumano batteria e banda. L'unico programma davvero valido di IM è il Gtalk integrato. Utilizza i "network ticks" per le notifiche, per cui non tiene costantemente attive delle connessioni e non consuma banda o batteria. Ho provato a scrivere ai creatori di Beejive, chiedendo se fosse prevista una versione per Android. Non ho mai ricevuto alcuna risposta.
  • Rimpiango il BlackBerry per quanto concerne l'autonomia. Capisco che lo schermo grande e touch consumi, capisco che BBOS sia meno esoso di Android (offrendo anche meno possibilità), ma pensare che con una batteria da 2300MAh (quasi doppia rispetto all'originale, anche come dimensioni) si riesca a stento a raggiungere la sera del secondo giorno... Anche per il Bold acquistai una batteria maggiorata. Lo scopo, però, era raggiungere il QUARTO giorno.
  • Rimpiango il jack da 3.5MM del Bold. In macchina lo collegavo spesso all'impianto e sentivo gli mp3 presenti al suo interno.
  • Mi manca un programma tipo SocialScope. Vodafone Update funziona ma ha molti problemi e spesso crasha.

Tirando dunque le somme, non posso che riconfermare quello che ho detto nel post precedente. Entrambe le soluzioni hanno lati positivi e negativi e, purtroppo, al momento non c'è nessun terminale/sistema operativo che riesca a mettere insieme le due cose. Il G1 Dream è stato il primo terminale Android in circolazione, dunque le sue limitazioni sono state in parte superate dai suoi successori. A parte il Motorola Milestone (o Droid), a molti di essi manca una tastiera fisica. Non riesco ad abituarmi al touch screen per scrivere, anche se buono. Attenderò dunque con interesse il rumoreggiato Nexus One con tastiera fisica. Nel frattempo, approfitto della SuperInternet che 3 mi ha gentilmente regalato per 1 mese (all'interno del Bold, visto che ho scoperto funziona anche su APN blackberry.net, ed è una cosa molto bella) e della Maxxi Internet per iPhone (eheh) sull'Android.

Forever Young

Let's dance in style, lets dance for a while

Heaven can wait we're only watching the skies

Hoping for the best but expecting the worst

Are you going to drop the bomb or not?

Let us die young or let us live forever

We don't have the power but we never say never

Sitting in a sandpit, life is a short trip

The music's for the sad men

Can you imagine when this race is won

Turn our golden faces into the sun

Praising our leaders we're getting in tune

The music's played by the mad men

Forever young, I want to be forever young

do you really want to live forever, forever and ever

Forever young, I want to be forever young

do you really want to live forever? Forever young

Some are like water, some are like the heat

Some are a melody and some are the beat

Sooner or later they all will be gone

why don't they stay young

It's so hard to get old without a cause

I don't want to perish like a fleeing horse

Youth's like diamonds in the sun

and diamonds are forever

So many adventures couldn't happen today

So many songs we forgot to play

So many dreams swinging out of the blue

We let them come true

Forever young, I want to be forever young

do you really want to live forever, forever and ever

Forever young, I want to be forever young

do you really want to live forever, forever and ever

Forever young, I want to be forever young

do you really want to live forever?

Da BlackBerry Bold ad Android (HTC Dream G1)

BlackBerry 9000 Bold

Torno finalmente a scrivere nel blog, dopo molto tempo di assenza. Impegni di tutti i generi e mancanza di stimoli particolari mi hanno portato a evitare di riempire il sito di robaccia. La mia filosofia, infatti, è quella di evitare di scrivere se non ho niente da dire. A volte è meglio restare in silenzio che dire cose sbagliate o noiose.

La novità più recente di cui vorrei parlare è quella legata al mio ultimo acquisto in campo cellulare: un HTC G1 Dream.

Da più di un anno sono incuriosito dal sistema operativo Android. Sin da quando fu annunciato, infatti, decisi che prima o poi avrei provveduto a procurarmi un apparecchio del genere. Le motivazioni? Poche, ma per me fondamentali:

  • Sistema operativo basato su Linux
  • Sistema completamente aperto e libero
  • Infinite possibilità di modifica e di customizzazione

Il primo modello in assoluto a montare Android fu proprio l'HTC G1 Dream. Un terminale abbastanza grande e pesante ma dotato di touch screen capacitivo (come quello dell'iPhone), tastiera QWERTY accessibile sotto lo schermo, uno schermo grande e definito, GPS, bussola elettronica, accelerometro, Wi-FI, UMTS, bla bla bla bla e...sistema operativo Android, sviluppato da Google. Uscito alla fine di Ottobre 2008 in USA e in Inghilterra, è arrivato in Italia a Maggio di quest'anno. Il prezzo di lancio? Troppo alto, ovvero quasi 500 euro (anche se, a livello di hardware, è addirittura superiore all'iPhone). L'ho tenuto però subito d'occhio. Da tutte le prove, su siti specializzati e non, emergeva un terminale con ottime potenzialità ma con un sistema operativo ancora troppo immaturo ed acerbo, per cui decisamente indietro rispetto alla concorrenza di iPhone e BlackBerry.

Dopo qualche mese di sviluppo e grazie alla comunità OpenSource, c'è stato un miglioramento sostanziale di Android e delle applicazioni ad esso associate. E' nato anche un Market, ovvero l'equivalente di AppStore di iPhone. Ci sono, al momento, oltre 10.000 applicazioni, in buona parte gratuite. Insomma, una vera e propria esplosione. Basti pensare che in un anno ci sono state tre nuove versioni di Android stesso, ognuna con delle modifiche rivoluzionarie rispetto alla precedente.

Grazie alla sua customizzabilità, moltissimi utenti hanno acquistato questi terminali e spinto le principali aziende produttrici a rilasciarne di nuovi. Questi rilasci hanno causato l'abbassamento del prezzo del Dream e...a questo punto ne ho preso uno anche io. :-) Il ragionamento, infatti, è simile a quello che ho fatto poco più di due anni fa quando ho acquistato il mio primo BlackBerry: ne prendo uno "economico" per provare, pur sapendo che ha delle lacune. Se poi questo mondo mi piace, dopo qualche mese ne prendo uno più carrozzato. Altrimenti resto fermo dove sono. Avrei infatti voluto prendere uno sfavillante Motorola Droid, con Android 2.0 già installato ma i 500 euro richiesti sono, a mio avviso, esagerati.

Il telefono in mio possesso è marcato TIM e conteneva al suo interno il sistema operativo Android 1.1, customizzato da TIM stessa. Pur essendo datato Febbraio 2009, è anni luce indietro rispetto all'ultima versione disponibile per il Dream: la 1.6.

Appena portato a casa, ho aperto la confezione e iniziato subito a giocherellarci. Ho notato subito l'assenza di alcune funzioni tipiche di questo tipo di smartphone come la tastiera su schermo. Sapevo, però, che con le versioni più recenti questo problema si sarebbe potuto agevolmente risolvere e mi sono messo subito al lavoro.

HTC Dream G1 (Android)

Non descriverò i dettagli tecnici in quanto ci sono ottime guide in circolazione, ma posso dire di essermi subito divertito. Fare boot con una immagine di recupero, aggiornare la flash da dentro l'apparecchio, vedere i messaggi del Kernel di Linux che scorrono sullo schermo, partizionare la scheda di memoria, usarla come swap...insomma, ho fatto di tutto e ho installato l'ultima versione di HTC e un set di modifiche di Cyanogen, atte a abilitare alcune ottimizzazioni e miglioramenti del sistema stesso. Ho poi installato un software di e-mail alternativo, chiamato K9 Mail, che altro non è che una versione migliorata e potenziata del client predefinito dell'Android. In questo modo riesco ad avere la push email anche sul Dream, cosa che decisamente non mi dispiace per niente. Ho inoltre scovato un paio di problemini e gli sviluppatori sono stati molto solerti ad identificarli e risolverli. Questo è quello che chiamo il perfetto spirito opensource.

Ho giocato col Market e installato una serie di applicazioni più o meno utili. Per come è strutturato Android, ogni applicazione installata e poi cancellata non lascia tracce sul dispositivo, per cui si è liberi di divertirsi quanto si vuole (così come con l'iPhone, a onor del vero).

Sono passati 5 giorni e posso dire di aver riscontrato i seguenti pro e contro:

PRO:

  • Libertà totale. Posso installare qualunque cosa, modificare qualunque cosa, capire tutto quello che accade all'interno del dispositivo. Ho messo un kernel che toglie memoria alla scheda video (ottimizzata per i giochi in 3d) e ne fornisce di più al sistema operativo stesso. Non ci gioco (per ora) e poi comunque fare boot con un kernel alternativo è semplicissimo.
  • Sistema logico e ben strutturato. Gestione molto intelligente delle applicazioni e delle interazioni tra di esse
  • Ottimo schermo (anche se la mancanza di un sensore di luminosità si fa sentire)
  • Touch screen buono (ma non amo i touch screen, per cui tendo ad usare la tastiera fisica)

Contro:

  • Autonomia ridicola. In uso intenso si rischia di non arrivare a fine giornata (ma credo ci sia lo stesso problema sull'iPhone). Ho già ordinato una batteria più capiente. Diventerà enorme, ma per me non è un problema
  • A volte non proprio responsivo (credo sia colpa del sistema operativo ancora giovane visto che l'hardware è potente.
  • Tastiere non comodissime
  • Suoni troppo bassi (risolto applicando una patch)
  • A volte ha degli strani comportamenti con la gestione delle connessioni, ma sto indagando alla ricerca di una soluzione

Dunque, cosa penso di questo HTC rispetto al mio Bold? Bella domanda: al momento mi sto rendendo conto che molte cose continuo a farle col BB. SocialScope, ad esempio, avrebbe come alternativa Vodafone Update, su Android, ma ancora non sono riuscito a trovarlo. Prendere l'apparecchio e controllare una e-mail appena arrivata può inoltre richiedere una decina di secondi. Col BlackBerry, entro pochissimi secondi si è già nel messaggio.

Sono due terminali completamente diversi, sia come vocazione che come utilizzo. Nel complesso posso dare un giudizio positivo nei confronti del Dream, ma non lo ritengo il terminale adatto al pubblico generale. Già solo per il firmware castrato e obsoleto che fornisce potrebbe diventare un incubo per l'utente medio e, come si legge in giro, molti negozianti si sono visti restituire i Dream dicendo che non funzionano bene. Per fortuna sono già usciti modelli più maturi (come il già citato Motorola Droid o l'HTC Hero)

Il Dream è un computer e come tale va trattato. Il suo sistema operativo è aperto e permette moltissime customizzazioni. Modelli più recenti hanno già sopperito alle sue lacune, fornendo dei firmware già completi e stabili. Il Dream, dunque, resta il "sogno" degli smanettoni, specialmente al prezzo a cui si trova adesso e con tutte le modifiche che sono state implementate in questo ultimo anno.

Per un'utenza business centralizzata più che altro all'utilizzo della e-mail, continuo a suggerire una soluzione basata su BlackBerry. Anni di esperienza non si recuperano in dodici mesi, neanche se lo studente è...Google :-)

I modem ADSL non sono tutti uguali

Quando si attiva un abbonamento ADSL, il gestore fornisce spesso le apparecchiature in comodato d'uso. Che sia gratuito o meno, l'utente deve preoccuparsi di pochissime cose. Una di esse è il memorizzare i dati della rete wireless poiché spesso non sono modificabili.

Gli utenti più esperti o che hanno esigenze particolari, però, odiano questa procedura in quanto le apparecchiature fornite sono spesso troppo "semplicizzate" e non consentono impostazioni avanzate specifiche per l'utilizzo richiesto.

Il 90% degli utenti ha bisogno solo della procedura per mappare le porte per il file sharing e quasi tutti i router in comodato permettono di farlo, ma altri vorrebbero delle funzionalità diverse (VPN, QoS, ecc.) che non sono contemplate. La soluzione di solito consiste nel mettere un router avanzato dietro a quello fornito e utilizzare quest'ultimo, relegando il primo al semplice utilizzo tipo modem.

Quando un gestore, invece, è abbastanza in gamba da permetterti di usare l'apparecchiatura che preferisci, si comincia a porre la questione del: "e adesso che apparecchio compro?"

I centri commerciali sono pieni di marche e modelli diversi ma, andando a stringere, sono tutti molto simili. Chiedendo indicazioni ad un amico esperto (o ad un commesso), probabilmente ci si sentirà rispondere "prendi quello che preferisci, sono più o meno tutti uguali".

Questo può essere vero in molti casi ma assolutamente falso in tanti altri. Ho recentemente attivato una adsl su una centrale lontana. Questo ha generato un decadimento della qualità della linea molto forte e, in queste condizioni, si può davvero notare quali siano le apparecchiature di maggior livello.

In casa in questo momento ho:

e ho avuto modo di provare anche:

Andiamo ad analizzarne il comportamento, per capire la qualità del prodotto stesso. Alcuni potrebbero obiettare sul mio metro di giudizio, ma secondo me un modem/router ADSL come prima caratteristica deve avere una buona sensibilità di linea. Non tutti vivono a 200 metri dalla centrale (oppure la centrale a 200 metri è Anti Digital Divide):

  • D-Link DSL 320 T - non sente neanche la portante. Continua a ricercarla all'infinito. Connessione impossibile.
  • Trust MD-4050 - si aggancia e si connette stabilmente con 544 in downlink e 640 in uplink. La connessione resta costante anche a distanza di giorni.
  • Alice Gate VOIP - Dopo aver visto che aggancia la portante a 704 in download e 640 in upload, ho sbloccato e modificato il firware per testarlo sulla mia nuova ADSL. Stabile e ben funzionante.
  • Vodafone Station - si aggancia a 672 Kbit/sec. Il firmware è bloccato da Vodafone per cui è impossibile utilizzarlo. Peccato, è un bell'apparecchio.
  • Alcatel SpeedTouch Home - si aggancia alla stessa portante del Trust, ovvero intorno ai 540. Stabile, ma nessun vantaggio rispetto agli altri
  • Thomson ST605 - il campione :-) . Si aggancia stabilmente a 704 e, a volte, a 736 Kbit/sec. Performante, customizzabile, l'ho utilizzato per circa 15 giorni senza avere il minimo problema (a parte qualche sporadico reboot, ma sempre dopo aver effettuato qualche operazione nella interfaccia web)
  • Thomson ST716WL - si aggancia abbastanza rapidamente a 672 e a volte a 704 Kbit/sec. Ho deciso di tenerlo, pur andando un pò meno veloce del 605 in quanto il WiFi integrato e il VOIP mi permettono di non avere altri due apparecchi collegati. Quei pochi Kbit di differenza neanche li noterò, tanto la connessione è lenta comunque.
  • Zyxel 660 Prestige - si è agganciato una sola volta, a 320 Kbit/sec. Poi ha iniziato a ricercare la portante e non l'ha più trovata
  • Siemens SX763 - non ha neanche rilevato la portante

Riassumendo, quindi, le prestazioni di questi apparecchi possono essere raggruppate in tre famiglie: quelli che neanche si allineano, quelli che si allineano a basse velocità e quelli che cercano di tirar fuori "il meglio" dalla linea disturbata.

Indagando in giro ho scoperto che spesso non è tanto una questione di qualità costruttiva ma più di compatibilità dei chipset: il D-Slam ha un certo chipset di una certa marca e ci sono determinati modem che sono più performanti con specifici D-Slam. Di fatto i miei test hanno dimostrato che i Thomson (chipset Broadcom), il Pirelli e l'Huawei di Vodafone sono i più sensibili. Avevo sempre considerato i Pirelli come apparecchi di scarsa qualità invece è tutta una questione di firmware, come spesso accade.

Strano che un apparecchio come lo Zyxel abbia fallito miseramente il test, ma questo dimostra che le mie pluriennali convinzioni non sono del tutto sbagliate (leggi: la Zyxel non mi è mai piaciuta).

Risultato: i modem ADSL non sono tutti uguali, e non è solo una questione di funzionalità più o meno avanzate. La sensibilità è una cosa di cui tenere conto. Specialmente se si hanno linee molto disturbate o abbonamenti a velocità molto alta (20 Mega), il fattore sensibilità diventa di primaria importanza. Le differenze possono essere abissali.