Scelta di un file system per unita' di memorizzazione esterne

[italian]Al giorno d'oggi abbiamo unita' esterne di memorizzazione di capacita' davvero elevata. Lontani sono i tempi delle care, vecchie cassette che, con non troppo stupore, moltissimi ragazzini d'oggi non hanno mai utilizzato. Ricordo ancora il "Press play on tape" del mio grandioso Commodore 64, regalatomi per il mio ottavo compleanno (e, signori cari, tra qualche giorno saranno passati vent'anni da quel momento...vent'anni di informatica!)

Siamo poi passati ad i floppy. Piu' rapidi, piu' capienti ma anche piu' inaffidabili. Da quando sono iniziati ad apparire dispositivi ad alta capacita' e alta velocita' come i dischi esterni e le memorie flash, si sono iniziate a porre delle nuove problematiche legate alla metodologia di gestione dei dati in essi inseriti. Il vetusto file system FAT va ancora per la maggiore, specialmente per apparati come fotocamere digitali, lettori MP3 e cosi' via ma e' decisamente obsoleto ed insufficiente se si devono gestire quantitativi di dati abbastanza importanti. Cosa usare, allora? Non esiste una scelta migliore in maniera universale ma bisogna tenere conto delle proprie esigenze.

Uno dei problemi delle memorie flash e' quello legato all'effetto aging, ovvero all'invecchiamento prematuro. Le memorie a stato solido, a differenza di quelle magnetiche, hanno un numero finito di scritture possibili. Questo vuol dire che piu' volte si scrive su un determinato "settore", piu' si "accorcia" la sua vita e si rischia di rendere inutilizzabile tutto il supporto.

I produttori, per alleviare il problema, hanno iniziato ad inserire dei circuiti logici che fanno in modo che le scritture vengano effettuate in maniera abbastanza omogenea in tutto lo spazio disponibile e si eviti di sovraccaricare sempre e comunque una specifica zona. Questo significa anche che e' buona norma evitare di effettuare delle scritture inutili pena non solo l'attesa ma anche l'usura elevata della nostra memoria. Si consiglia, dunque, di evitare di utilizzare file system che utilizzano tecniche di journaling come ext3, reiserfs, xfs, jfs, reiser4, NTFS, HFS+, eccetera. Nessun problema, invece, per le tradizionali unita' magnetiche.

Per quanto riguarda le unita' flash, ext2 risulta essere uno dei file system piu' indicati in quanto non effettua scritture inutili, e' ben collaudato e riesce a gestire dischi di dimensioni talmente elevate che, per ora, l'utente medio non riuscirebbe neanche a concepire.

Per le unita' magnetiche, la scelta e' totalmente arbitraria e lasciata al lettore per esercizio! :-)

Un suggerimento per entrambe le situazioni: ext2 ed ext3 riservano, di default, il 5% del disco per l'utente root. Questo, su un supporto esterno, e' praticamente spazio sprecato. Si consiglia dunque di dare il comando:

tune2fs -m 0 /dev/partizionedeldiscoesterno

In questa maniera tutto lo spazio formattato sara' accessibile dall'utente e verra' recuperato anche quel 5% altrimenti buttato.

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