Il popolo dei blogger e dei loro lettori

Internet si trasforma. E' come un organismo vivente che, negli anni, muta e cambia le abitudini di chi ha quotidianamente a che fare con esso. Le persone interagiscono in maniera diversa, gli strumenti cambiano, le persone aggiornano le proprie macchine, crescono e maturano. Una cosa pero' non e' cambiata: la gente cerca informazioni.

Fino a qualche anno fa esistevano delle persone piu' "pratiche" che, a patto di conoscere un po' di html, realizzavano siti web di informazioni relative a particolari argomenti, tecnici o meno. Conoscere una di queste persone era una base necessaria per poter creare contenuti sul World Wide Web (che, oggi, definirei piu' World Wild Web).

Da qualche anno a questa parte si e' assistito alla crescita esponenziale delle "notizie fai da te": Wikipedia da una parte, con tutte le nozioni che i singoli utenti aggiungono o modificano quotidianamente, i blog dall'altra, con singoli utenti che scrivono quello di cui hanno voglia di parlare.

* I BLOGGATORI (detti anche BLOGGER):

Ma chi sono, appunto, questi blogger? Sono coloro che si creano uno spazio (autonomo, come questo sito, oppure condiviso grazie a servizi come Wordpress o Blogspot) e scrivono, di tanto in tanto, quello che passa per le moro menti.

Tutti possono "bloggare": la famiglia di Linus Torvalds, Richard Stallman, ma anche politici o comuni cittadini: la rete e' piena di persone che vogliono esprimere pubblicamente la propria opinione.

Personalmente vedo di buon occhio il blogging, a patto che esso sia sensato: cerco infatti, nel mio piccolo, di evitare di fare post assolutamente inutili poiche' sono a conoscenza del fatto che questo sito viene visitato anche da molte persone che non sono interessate a sapere che ieri ho comprato un nuovo paio di scarpe. Ad essere sincero, credo che neanche ai miei amici interessi sapere che ieri sera abbiamo mangiato un pane schifoso, per cui non lo scrivo.

I bloggatori, dunque, decidono che piega dare al proprio blog: parlare di qualcosa di specifico e tecnico, parlare in generale di argomenti interessanti oppure parlare di quello che accade quotidianamente.

Io non sono interessato a quest'ultimo tipo di canali informativi, neanche se gestiti da persone importanti. Anche se sei una persona pseudo-famosa, non mi importa che stamattina ti sei fatta la ceretta, ieri hai passato l'aspirapolvere e ti si e' bruciato il polpettone. Anzi, ti diro' di piu': probabilmente non freghera' niente neanche a tua madre! :-)

Tornando agli altri tipi di blogger, quelli che mi irritano di piu' sono quei personaggi che si autoproclamano "esperti" e, se guardi bene, lo sono solo a parole, autopronunciate ed autocelebranti. Esiste, ad esempio (ma non lo linko e non ne cito il nome), un ragazzino siciliano che da anni cerca di cavalcare le onde di Internet, dei giornali, dei libri, della TV, ecc. Purtroppo il tipo in questione non capisce niente ma parla di tutto e, come spesso accade, riesce comunque ad incantare alcune persone. C'e' poco da dire, e' vero il famoso detto: "non importa cio' che tu dica, l'importante e' il modo in cui lo dici".

In generale, comunque, la rete e' grande e c'e' spazio per tutti. I blogger lo sanno e si creano il loro spazio. Ci sono quelli che guardano ogni ora le statistiche, nella speranza di avere ottenuto un nuovo visitatore e quelli che scrivono senza interessarsi minimamente del giudizio degli altri. Io sono un po' nel mezzo: se scrivo qualcosa e' perche' mi piacerebbe che qualcuno lo leggesse e avere le opinioni altri. D'altronde, che senso ha scrivere per nessuno o per niente? Ma se scrivo che ieri sera ho mangiato, appunto, un pane schifoso e secco, buona parte dei miei lettori passera' oltre. Non bisogna necessariamente compiacerli ma neanche annoiarli.

* I LETTTORI

Credo sia cosi' per tutti i blog e, di conseguenza, credo che il mio discorso sia molto piu' generico di quanto non sembri.

I lettori possono essere di vario tipo. Spesso sono persone comuni che girano per la rete o cercano informazioni tramite motori di ricerca e si trovano all'interno di un blog. Quando sono fortunati riescono ad avere risposta alle proprie domande, quando non lo sono chiudono e passano oltre.

Alcuni partecipano attivamente alla vita del blog inserendo commenti, spunti, abbonandosi e cercando di interagire, rendendo il tutto molto piu' interessante. Senza lettori attivi, infatti, il sito rischia di diventare solo un "urlatoio" in cui chi scrive spara le sue opinioni e sentenze e nessuno le giudica o valuta.

Ci sono lettori d'accordo e lettori in disaccordo. Mi capita, a volte, di dover rispondere a delle domande che vengono poste o a persone che non sono d'accordo con quello che scrivo. Quando cio' accade cerco di sostenere la mia teoria o, se effettivamente mi rendo conto di aver sbagliato, faccio pubblica ammenda o tramite altro post o in un commento dello stesso. Ammetto di apprezzare molto i commenti critici o negativi, quando essi sono sensati. Sono, appunto, intelligenti spunti di riflessione.

Ci sono poi dei lettori alla ricerca della propria vendetta personale. Non sono d'accordo con quello che scrivi, a volte non capiscono neanche a fondo l'argomento ma vogliono comunque smontarti. Provano un odio profondo nei confronti dei blogger. Loro, infatti, amano vivere nell'ombra e odiano profondamente chiunque alzi anche solo un dito e provi a dire la sua. Questi signori si riconoscono perche' non dicono qualcosa di sensato ma infarciscono i commenti solo di insulti infantili come "invidioso" oppure "sei solo un incompetente" oppure "tu non capisci niente". Manca solo che si mettano a dire "brutto" oppure "cattivo" e siamo a posto. Una volta sono stato accusato di aver messo la mia foto su questo blog, nell'"about me". Per quale motivo? Lo scrivo, anche se il commento l'ho cancellato: "Sei brutto, ti consiglio di togliere subito quella foto o allontanerai i lettori". Credo che certe frasi non le dicevo neanche all'asilo, ma il mondo e' bello perche' e' vario. D'altronde, non saro' un modello ma non credo di mettere in fuga la gente.

Passiamo alle altre critiche: sono invidioso? Difficile, puo' anche darsi. Non puoi certo dire che sono invidioso di non possedere un telefono cellulare da 400 euro, considerato che quello che ho ne costa anche di piu'! :-) Sono incompetente? Sicuramente. Nessuno, in questo mondo, e' davvero totalmente competente su qualcosa. La competenza non e' un bene assoluto e binario (ovvero che si ha o non si ha) ma una cosa che va per gradi e sfumature. In certi rami credo che la mia esperienza mi abbia portato ad avere una discreta competenza ma, come dicevo prima, resto sempre pronto a rimettermi in gioco. "Non capisci niente" non rimette in gioco le mie opinioni ma le radica ancora di piu'.

Quando scrissi il post secondo il quale pensavo che Ubuntu non fosse ancora pronta per le masse, moltissimi utenti mi spiegarono che avevo provato Kubuntu (che, per strano che potesse sembrare, sembrava dare piu' problemi della sua gemella) e che avevo avuto sfortuna, per cui mi invitavano a riprovare. Lo feci e cambiai idea, rettificando pubblicamente. Nessuno e' infallibile! :-)

Chi sono, dunque, i blogger? Delle persone che vogliono dire qualcosa e che, nell'Internet di oggi, hanno lo spazio per farlo. Se poi hanno scritto qualcosa di interessante e ci sanno un minimo fare, troveranno dei lettori interessati.

Chi sono, dunque, i lettori? Siamo tutti lettori, poiche' qualunque utente ha bisogno, prima o poi, di informazioni e probabilmente, nell'Internet di oggi, la trovera'...in un blog! :-)

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