Petrolio e carburanti: che cavolo stanno facendo???
Leggo proprio ora (ore 23:04 del 15 Settembre 2008) che il petrolio viene scambiato a $94.12 per barile. Oggi pomeriggio, girando tra Bologna, Ferrara e relative province, ho dato un'occhiata ai prezzi alle pompe. Mi sono concentrato piu' che altro sul gasolio, per cui riporto quello. Il prezzo piu' alto: 1,43 al litro. Il piu' basso, 1,36. Circa quanto un paio di mesi fa, quando il greggio era ben oltre i 120 dollari per barile e quasi ai livelli di quando era sui 150.
Allora a che gioco stanno giocando???? Appena il prezzo sale di pochi dollari, i petrolieri ci aumentano i costi ma appena le cose tornano a livelli "decenti", i prezzi dei carburanti subiscono dei ritocchi marginali, di massimo due/tre centesimi per volta.
Qualcuno ci sta guadagnando, e tanto.
Alcuni mesi fa, ho sottoposto la domanda alla rubrica "Italians" di Beppe Severgnini e lo stesso Severgnini, giudicandola interessante, l'ha messa come lettera di apertura, rispondendo con una previsione che sembra si stia avverando.
Allora perche' i media non ne parlano? Hanno interesse a non farlo? Perche' non possiamo farci sentire NOI, in questo paese? Perche' dobbiamo sempre accettare in silenzio certe imposizioni? O forse anche allo stato questo fa comodo, visto che le famose "accise" sono proporzionali al prezzo finale del carburante?
Da parte mia, gia' da questa estate ho iniziato a mettere carburante solo dove praticano prezzi migliori. A volte questo e' fuorimano ma e' una questione di principio, per "premiare" coloro che per lo meno cercano di venirci un po' incontro.
Quando poi sento la gente che dice "bene, deve arrivare a costare 2 euro al litro cosi' si cominciano ad usare le biciclette o i mezzi pubblici" mi stranisco ancor di piu': pur avendo in parte ragione (quanta gente usa l'auto assolutamente senza motivo), IO CON LA MACCHINA CI LAVORO, oltre al fatto che tutti i nostri beni di consumo viaggiano su ruota.
Lo so, questo e' sbagliato: bisognerebbe potenziare il sistema ferroviario, in stile tedesco, e spostare i trasporti su rotaia ma, guardiamo in faccia la realta', questo non e' fattibile se non in tempi molto lunghi.
In un paese in cui esistono cantieri autostradali da quarant'anni (la Salerno-Reggio Calabria) o in cui bastano alcuni facinorosi per fermare un'opera Europea di grande portata (vedi TAV), quanti secoli ci vorranno per realizzare cio'?
Ah, gia', abbiamo le zecche nei treni. Quelle, signori miei, in Europa non le ha nessun'altro.
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