Italia, terzo mondo informatico

C'e' poco da dire: piu' passa il tempo e piu' mi rendo conto che in Italia siamo nel terzo mondo informatico.

Abbiamo dei costi esagerati per i servizi, qualita' spesso pessima e poche possibilita' di far valere i nostri diritti. Le prospettive di miglioramento sono poi minime, considerando che se nulla cambia alla base, nulla potra' mai cambiare sul tetto.

Come dico sempre io, e' impossibile costruire un castello sopra a dei pali di legno: prima o poi crollera'.

Telecom fa da padrona e gli altri non sono da meglio, oltre al fatto che hanno le mani legate dovendosi appoggiare proprio alla rete di Telecom.

Dopo questo inizio molto generico, filosofico e riflessivo vorrei passare al tema del giorno: i servizi ADSL nelle zone piu' "decentrate".

Ricordando che a Sala Bolognese, circa 10 km da Bologna e in piena pianura padana, a tutt'oggi non c'e' l'ADSL, vorrei subito spiegare che vivere fuori da un centro principale, nel 2008, non e' un buon motivo per dover accettare la mancanza delle forniture basilari. Una connettivita' ad Internet decente, nel 2008 (quasi 2009), e' una fornitura basilare per tutti, qualunque uso poi ne facciano.

Quando a Giugno abbiamo dovuto scegliere che tipo di telefonia e connettivita' attivare nella nuova casa, abbiamo visto e capito che, tutto sommato, l'offerta migliore restava quella di Telecom. Chiamato il 191, il numero telefonico di Telecom Italia per utenze business, abbiamo voluto approfittare dell'offerta Alice Business tutto incluso con ADSL a 7 Mega e chiamate illimitate, nonche' una linea VOIP con tariffe molto interessanti verso i cellulari. Il commerciale, pur confermando che l'adsl sarebbe stata a soli 640 KBit/sec, ha comunque rimarcato che non ci sarebbero stati problemi di sorta e che hanno centinaia di utenti business con la stessa offerta e che non hanno mai avuto problemi.

Cito per punti le peripezie: attivazione adsl dopo piu' di un mese, problemi di ogni sorta e multiplex in centrale con un'altra utenza, spedizione di un cordless mai richiesto ma fatto pagare, adsl ben al di sotto dei 640 kbit/sec ma, comunque, utilizzabile.

Il cavista ha comunque detto, quando ha montato il tutto, che il D-SLAM a 7 Mega e' in arrivo e che massimo entro due settimane sarebbe stato montato. Era l' inizio di Luglio.

Non chiediamo grosse velocita' (pur lavorandoci in due e, temporaneamente, anche in tre), ci basta che sia sufficiente alle nostre necessita'. Certo, gli aggiornamenti della mia Ubuntu sembrano non finire mai, ma almeno funziona.

Arrivato Settembre notiamo che la velocita' della connessione tende sempre di piu' a zero. Rallenta, rallenta, rallenta fino alla quasi totale paralisi. La linea VOIP smette di essere funzionale (audio a scatti, numero irraggiungibile, ecc.) e il tutto si rivela quasi inutilizzabile.

Arriva la prima bolletta: 443 euro. Attivazioni che avrebbero dovuto rateizzare e invece sono state addebitate tutte insieme, servizi non richiesti, rate del telefono rispedito indietro, non meglio precisati costi addebitati e poi stornati, insomma un disastro. Alla richiesta di spiegazioni rispondono che e' tutto normale e che e' tutto a posto, semplicemente hanno fatto un po' di casini con la fattura ma e' tutto regolare.

Negli ultimi giorni, specialmente a ridosso del weekend, sia la connessione che la linea VOIP sono praticamente inutilizzabili. Da informatico faccio dei test: le latenze superano il mezzo secondo, sembra proprio che ci sia un sovraccarico sulla banda disponibile. Non qui, comunque: noi non facciamo altro che andare su siti web, parzialmente mirrorati e usufruiti via VPN (compressa) da dragas, effettuare connessioni in ssh per manutenzione server e cose di questo genere. Ah si, un po' di IM.

Decidiamo dunque di metterci in moto e di chiamare il 191. Elenco le risposte che mi sono state date in n chiamate diverse:

  • "Deve spegnere "emulle"". Di fronte alle mie rimostranze sul fatto che non faccio file sharing, l'operatrice mi risponde "si, si, lo so ma lei provi a spegnerlo e vedra' che la sua connessione andra' molto meglio". Spiego che NON HO SISTEMI DI FILE SHARING ATTIVI e la signorina, con la saccenza di chi parla con un incompetente (o con uno che fa finta di niente) mi risponde "ho capito, lei non puo' dirlo perche' e' illegale ma lo fanno tutti. Il 99 percento dei problemi sono legati a emulle. Lo spenga e vedra' che andra' tutto bene". Nota 1: il file sharing NON E' ILLEGALE se i file che vengono messi in sharing hanno una licenza che lo permette. Nota 2: Si, il 99% delle connessioni FUNZIONANTI possono paralizzare. La mia paralizza anche con un "ping 192.168.100.100". Nota 3: mi accusa di fare illeciti con la mia linea senza avere alcuna prova di cio'. Potrei denunciarla per diffamazione.
  • "Abbiamo fatto una segnalazione. Verra' ricontattato entro 24 ore al numero di cellulare che ci ha fornito." Inutile dire che non richiama mai nessuno.
  • "Ci sono problemi nella sua zona. Verranno risolti entro qualche ora ma lei, per sicurezza, aspetti domani e poi provi a richiamare." - "Cosi' intanto io finisco il turno e la patata bollente la passiamo ad altri", deve aver detto dopo aver messo giu.
  • "Lei ha una ADSL a 640Kbit e 640 Kbit e' lento piu' di un modem. Non puo' lamentarsi, non posso aprire segnalazioni. Sulle 640 non e' possibile aprire segnalazioni se il modem risponde e il suo sta rispondendo correttamente. Per noi e' tutto a posto.". Alle mie rimostranze sul fatto che ho pagato 450 euro di prima bolletta e ne arriveranno altre 150 entro qualche giorno PER AVERE UNA ADSL CHE NON FUNZIONA E UNA LINEA VOIP INSERVIBILE la sua risposta e' stata davvero esaustiva e rassicurante: "Chiami il commerciale e si faccia fare un passaggio ad un contratto di livello inferiore. Ha sbagliato lei a chiedere una cosa cosi' tecnicamente impegnativa in un luogo in cui essa non e' fornibile. Ora ne paga le conseguenze. "A me basterebbero i 640, anche un po' meno. Ma almeno avere una connessione decente e affidabile." "Mi dispiace, lei ha il contratto a 640 e io non posso fare niente."

Tutto chiaro. E' colpa nostra.

SE IN ITALIA ABBIAMO CONNESSIONI PRIMITIVE E A TARIFFE ESAGERATE LA COLPA NON E' DI TELECOM, NON E' DELLO STATO MA NOSTRA, CHE FACCIAMO CONTRATTI PER ADSL VELOCI ANCHE SE LORO NON LE HANNO!

Mandero' un fax di protesta a Telecom che poi, probabilmente, verra' usato per mettere in piano qualche server nelle loro centrali. Nel frattempo, terremo le dita incrociate nella speranza che ci diano una connessione piu' decente (PER LAVORARE, non per scaricare film come dicono loro). Perche' nei paesi civili il cliente ha sempre ragione e l'azienda cerca di mantenerselo il piu' stretto possibile, non l'opposto.

Ah, scusate: viviamo in Italia.

Commenti