Perche' esternalizzare i server puo' essere la giusta soluzione

Per anni sono stato un fautore dei server "on site", ovvero del tenere i server nello stesso luogo in cui ci si trova. In moltissime situazioni, infatti, il vantaggio di avere il server a portata di mano e' notevole e la possibilita' di gestirselo in locale porta solo vantaggi come un semplice disaster-recovery e un controllo maggiore su quello che al server avviene.

Nel corso del tempo e con l'aumentare della mia esperienza mi sono pero' accorto che questo porta dei grossi disagi: piu' il server e' importante, infatti, piu' il problema si aggrava in caso di malfunzionamenti e, Linux o non Linux, a volte i problemi insorgono.

Cosa accade quando la centrale Telecom di zona ha un problema e lascia tutti gli utenti senza connessione per qualche giorno? Che tutti i server che ci possono essere dietro restano fuori dal mondo e se essi forniscono servizi importanti...addio!

Alcuni a volte parlano di ridondanza, di replica, eccetera. Io sono un forte sostenitore dell'high availability ma spesso il gioco non e' a buon mercato per aziende o enti che hanno dei bilanci non troppo elevati o che comunque non hanno personale che possa gestire le cose in caso di problemi.

Non parliamo di procedure standard: esistono e vengono messe in atto, ma appena c'e' una virgola diversa ovviamente non si e' piu' in grado di andare avanti, causando ancora piu' frustrazione.

Da consulente, mi sono purtroppo trovato spesso con le mani legate. Mi tengo sempre un canale nei server dei miei clienti e sanno che posso intervenire tempestivamente, dovunque io sia, grazie a ssh. Se pero' la loro ADSL cade, il loro alimentatore si brucia o un pezzo di UFO decide di andarsi a conficcare proprio tra i piedini sbagliati della scheda madre, sono cavoli: devo intervenire direttamente e difficilmente si puo' dire "sono in ferie, torno la prossima settimana. State senza posta, tanto chi vi scrive...". Il cliente e' perso e comunque la tua coscienza ne risente. Senza contare che devo tararmi con l'eventuale azienda che effettua supporto hardware e il cliente non accettera' mai il discorso "il server non posso fartelo ripartire finche' l'azienda XYZ non mi monta un nuovo alimentatore compatibile".

Dopo la migrazione di Dragas prima nel VPS britannico, poi nel server dedicato tedesco (che va veramente benissimo) ho capito che in effetti posso dormire sonni piu' tranquilli: se l'ENEL taglia via la corrente a casa mia, il server continua ad andare. Se il mio router si rompe, il server resta online. Se un gestore telefonico mi stacca l'ADSL e non me la fa riattivare, il mio server resta collegato al mondo.

I costi potrebbero non essere banali. Ma un server dedicato, oggi, ha potenza piu' che sufficiente per 5/6 macchine virtuali per cui si puo' partizionare in sistemi (XEN, come nel mio, oppure OpenVZ o altro) e dividere la spesa. Personalmente ho preparato alcune macchine virtuali, ognuna con il suo IP pubblico, e le fornisco ai clienti.

Loro sono piu' tranquilli:

  • sanno che, sullo stesso hardware, sta girando anche il mio server di lavoro. Sanno quindi che non passeranno mai piu' di 5 minuti prima che ci metta le mani e, di conseguenza, anche sul loro.
  • c'e' un supporto tecnico hardware perennemente in serverfarm, in caso di guasto
  • l'alimentazione e' ridondata
  • la banda e' superiore a quanto loro possono sognare di avere nei loro uffici
  • io posso avere accesso globale alla macchina anche in caso di problemi e senza dovermi recare nei loro uffici
  • non devono preoccuparsi degli involontari attacchi della famosa "donna di servizio ®" che ha la capacita' di staccare la spina proprio della macchina che non deve essere mai staccata

Io sono piu' sereno:

  • una serverfarm mette sempre a disposizione una qualche console seriale o strumento di recovery, di solito raggiungibile anche quando il server dedicato e' finito offline per qualche motivo
  • posso intervenire ovunque io sia: se sono in vacanza alle Maldive (magari), mi basta trovare una qualunque connessione ad Internet e lavorare. Se la macchina non e' raggiungibile, contatto la server farm e chiedo spiegazioni.
  • riesco a tenere tutti i sistemi, miei e dei clienti, vicini e coerenti
  • ho qualcuno che, in caso di guasti, mi va fisicamente a cambiare il componente

Per farla breve, credo che ad aziende medio/piccole oggi convenga dare servizi in outsourcing. I costi vengono ben bilanciati dalla qualita' del servizio (se viene fornito da gente competente) e dalla sicurezza di trovare la propria macchina sempre online.

Se avete bisogno di un server gestito, quindi, non esitate a contattarmi! (Pubblicita' Progresso) :-D

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